La cucina Toscana 3 piatti da assaggiare assolutamente Il Cavalleggero

La cucina Toscana
3 piatti da assaggiare assolutamente

Il Cavalleggero

La cucina toscana è una delle più apprezzate del nostro Paese.
Eppure, di base, è una cucina povera, umile, molto legata al territorio e alla stagionalità. E forse, proprio per questo, per la sua naturalità e per la capacità che i toscani hanno dimostrato nel saper sfruttare al meglio tutte le risorse che la natura metteva loro a disposizione, seppure esigue, che rende i piatti della tradizione grandi e ricchi, sicuramente di storia e memoria, ma anche e soprattutto, di gusto.

Ecco 3 grandi piatti della tradizione toscana da assaggiare assolutamente: non sono grandi per complessità o difficoltà di realizzazione o per la ricchezza delle materie prime, ma per lo spirito che conservano e trasmettono.

La panzanella
Questo è il piatto estivo e unico per eccellenza in Toscana.
Ingrediente di base: pane vecchio, raffermo, che viene ammorbidito mettendolo a bagno in acqua e, una volta strizzato, si sbriciola e si condisce con olio, sale, aceto e tutte le verdure che l’orto estivo sa donare – pomodori, insalata, cipolla, cetrioli e basilico. Quindi, nella sua semplicità – e povertà – è un tripudio di colori e di profumi e, ovviamente, di gusto.

I pici
È la pasta tipicamente toscana, anch’essa, di base, poverissima. I pici, infatti, si fanno con sola acqua e farina, impastando e lavorando le quali si ottengono dei lunghi spaghettoni spessi e morbidi, che, grazie al loro gusto delicato, si abbinano perfettamente con tutti i condimenti possibili. La tradizione originale e più povera li vuole “con le briciole” – briciole di pane raffermo tostate in olio caldo e profumate di aglio – e “all’aglione”, sugo di pomodoro con il celebre aglione della Valdichiana.
Da provare con i ragù, anche di selvaggina, con fughi e tartufo e persino con il pesce.

Il cinghiale a buglione
Ed ecco un piatto a base di carne, della selvaggina che da sempre popola i boschi della Toscana.
In questo caso si tratta di uno stufato profumatissimo a base di cinghiale, cotto in un sughetto di pomodoro, erbe aromatiche e peperoncino.
Pochissimi ingredienti per un gusto eccezionale, al quale si abbinano, naturalmente, i più grandi vini rossi toscani.

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